Autobahn di notte ©Pubblico Dominio da Pixabay https://pixabay.com/de/photos/autobahn-nachtaufnahme-lichter-393492/

Le autostrade in Germania, storia, limiti e pedaggi

Una delle più famose reti autostradali al mondo

Celebrata anche da una canzone del 1974 del gruppo tedesco Kraftwerk intitolata Autobahn, l’autostrada tedesca è sicuramente una delle infrastrutture più note di tutto il mondo. Con quasi 13.000 chilometri di strade, suddivisa in 138 tratte autostradali, l’autobahn collega in maniera capillare tutte le città della Germania. È una delle infrastrutture più sviluppata del mondo, seconda solo alle autostrade americane o cinesi. Ma ci sono alcuni aspetti che è bene sapere prima di lanciarsi a tutta velocità nell’autobahn.

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Un po’ di storia

L’idea di costruire una rete autostradale che collegasse le principali città della Germania cominciò a nascere durante gli anni della Repubblica di Weimar. La prima parte di questo ambizioso progetto si chiamava Automobil Verkehrs und Übungs-Straße, cioè Strada per il traffico e le prove delle automobili, un circuito inaugurato nel 1921, lungo poco più di 10 chilometri che attraversava la foresta berlinese di Grunewald. Tuttavia, gli enormi costi per la costruzione di altre strade resero molto lento lo sviluppo del piano iniziale. Con l’avvento al potere del regime nazista, Hitler approvò un gigantesco progetto per la costruzione di nuove strade. Con l’impiego di oltre 100.000 operai si arrivò ad avere, nel 1935, il primo importante tratto autostradale che collegava Francoforte a Darmstadt. La realizzazione dell’autobahn venne temporaneamente interrotta a causa della Seconda Guerra Mondiale e, alcune sue strade, vennero temporaneamente usate per l’atterraggio di aerei militari. Parzialmente distrutte dai bombardamenti alleati, le strade dell’autobahn vennero ricostruite dalle potenze che occupavano il blocco occidentale. La rete autostradale venne progressivamente implementata, fino ad arrivare nel 1984 ad avere più di 9.000 chilometri di strade. Nella Germania dell’Est, invece, bisognerà aspettare la riunificazione per un significativo miglioramento delle infrastrutture.

I limiti di velocità nell’autobahn

Nel 2012, in una divertente intervista rilasciata al David Letterman Show, Tom Hanks raccontava la sua esperienza nell’autobahn tedesca. L’attore si trovava a Berlino per girare il film Cloud Atlas e raccontava che un giorno sarebbe dovuto andare a Dresda per girare alcune scene. Al ritorno chiese all’autista di fargli vedere se, realmente, nelle autostrade tedesche non ci fosse alcun limite di velocità. Il risultato fu che i circa 200 chilometri di tratta furono percorsi in meno di 70 minuti. Su questo aspetto bisogna, però, fare un po’ di chiarezza. Infatti non è del tutto vero che nell’autobahn non esiste nessun limite di velocità: in alcuni tratti vi è il divieto di superare i 100 o i 120 chilometri orari e la velocità consigliata è di 130. Nei tratti in cui vige il divieto di superare una certa velocità, si consiglia comunque di stare molto attenti poichè i controlli della polizia sono frequenti, così come la presenza di autovelox. Inoltre, alcuni veicoli sono tenuti a osservare une velocità molto più bassa. Gli autobus con passeggeri a bordo e le moto con un rimorchio, come ad esempio il sidecar, non possono superare i 60 chilometri orari. Autobus, veicoli con peso superiore alle 3,5 tonnellate e camion con rimorchio, invece, devono correre a meno di 80 chilometri.

I pedaggi dell’autobahn

Oltre alla quasi totale mancanza di limiti di velocità, l’autobahn è famosa anche per la mancanza di pedaggi. Questo è un aspetto che riguarda, però, solo le automobili e le moto. Gli autocarri nazionali e stranieri, invece, con peso totale autorizzato a partire da 7,5 tonnellate, hanno l’obbligo di pagare il pedaggio. Il governo federale tedesco ha affidato il controllo dei pagamenti alla società Toll Collect, che utilizza un sistema basato sul calcolo dei chilometri percorsi attraverso terminali lungo l’autobahn. La proposta del ministro dei Trasporti tedesco Alexander Dobrindt aveva, inoltre, suscitato grande scalpore poiché voleva introdurre la vignetta, un tipo di pedaggio già presente in Austria. Secondo questo sistema, il pedaggio non si sarebbe dovuto pagare ‘a consumo’ (come nelle autostrade italiane, ad esempio), ma acquistando un ticket valido per un determinato periodo di tempo. Il costo del ticket sarebbe stato scalato dalla tassa di circolazione per le vetture immatricolate in Germania. In questo modo, a pagare i pedaggi dell’autobahn sarebbero stati solo gli automobilisti stranieri. Una gran parte dei Paesi appartenenti all’UE si era opposta all’adozione della vignetta, denunciando la mancata osservanza del principio di libera circolazione in Europa. Dopo queste proteste, la proposta del ministro Dobrint venne definitivamente bocciata dal Parlamento Europeo. Per adesso, quindi, è possibile per qualsiasi guidatore sfrecciare sulle corsie dell’autobahn.

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Immagine di copertina: Autobahn di notte ©Pubblico Dominio da Pixabay