Focolaio di aviaria fuori Berlino, abbattuti 14mila tacchini

Il Ministero della tutela dei consumatori ha annunciato mercoledì scorso un nuovo caso di aviaria a Brandeburgo

L’influenza aviaria torna a colpire gli animali di Brandeburgo. Questa volta l’agente patogeno H5N8 è stato rilevato in un allevamento di tacchini nel distretto di Uckermark. Circa 14.000 tacchini da ingrasso sono stati quindi abbattuti e smaltiti per ordine dell’ufficio veterinario. È il terzo caso in un allevamento di pollame contagiato nel giro di poche settimane. Già a fine dicembre il virus era stato rilevato in una piccola azienda nel distretto di Spree-Neisse e successivamente in una popolazione di tacchini commerciali a Prignitz a fine gennaio.

Un’epidemia che non si riesce a controllare

Il proprietario dell’allevamento ha raccontato di aver informato l’ufficio veterinario del distretto non appena ha notato l’aumento delle perdite di animali. Il laboratorio nazionale di riferimento (Istituto Friedrich Loeffler) ha successivamente confermato che si trattava della variante altamente patogena del virus. Pertanto, intorno al focolaio è stata istituita una zona soggetta a restrizioni con un raggio di almeno 3 chilometri oltre che una zona di osservazione con raggio di 10 chilometri. “Non sappiamo ancora come l’agente patogeno sia entrato nell’allevamento nonostante tutte le misure precauzionali“ ha dichiarato il Ministro per la tutela dei consumatori Ursula Nonnemacher. Il fatto che l’influenza aviaria continua a colpire gli animali dimostra chiaramente che la situazione epidemica è ancora grave”

L’influenza aviaria, spiegata in poche parole

L’influenza aviaria è una malattia virale altamente contagiosa nei polli e tacchini. Il virus viene essere suddiviso in due gruppi: virus a bassa e ad alta patogenicità. Se per il primo non si parla di vera e propria influenza in quanto spesso non causa segni di malattia, il secondo provoca un numero di decessi elevati elevate nei pollami e di questi ne è un esempio l’agente H5N8 sopra menzionato. A diffondere il virus sono spesso gli uccelli selvatici, che solitamente sono portatori del virus senza però essere ammalati. La trasmissione può avvenire tramite contatto diretto. Il virus provoca una malattia che attacca più organi interni e causa il decesso dell’animale entro 48 ore.

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