Nell’ultimo anno ogni 10 ore a Berlino c’è stato uno stupro
Violenze sessuali costantemente in crescita a Berlino
Non smettono di stupire i numeri sulle violenze sessuali in Germania. Dalle statistiche diffuse dalla polizia tedesca, a Berlino, avviene uno stupro ogni 10 ore. Sono stime agghiaccianti queste che, tuttavia, derivano unicamente dai dati ufficiali: se, a questi, si aggiungessero le violenze non dichiarate, si arriverebbe a numeri spaventosi.
L’anno scorso gli stupri e le violenze registrati in Germania hanno hanno causato 117 vittime. La polizia di Berlino ha, invece, fatto luce sui numeri della capitale secondo cui, nella sola Berlino, si sono verificati ben 15.000 casi di violenza domestica nel 2019. I sospettati violentatori sono complessivamente 561, compresi in una fascia di età che va dai 55 e i 65 anni circa. Tuttavia, da quanto emerge da una dichiarazione del Ministro dell’Interno, la maggior parte ha un’età compresa tra i 30 e i 40 anni e non mancano aggressori più giovani, tra i 14 e i 19 anni. Inoltre, secondo quando registrato, la maggioranza degli aggressori sarebbe di cittadinanza tedesca, mentre 256 dei sospettati sono di altra nazionalità. In aumento anche gli stupri di gruppo: 43, infatti, sono i casi in cui l’aggressore non ha agito da solo.
Per quanto riguarda i luoghi del delitto, invece, si conferma un dato molto preoccupante, ovvero che la maggior parte degli stupri viene commessa nelle abitazioni (386). A seguire ci sono le discoteche (28), i parchi (28) e gli hotel (28). Dodici delle aggressioni registrate sono state segnalate persino all’interno di ospedali e scuole. 13 persone, invece, sono state aggredite per strada.
Zu einem Sexualverbrechen nahe dem Bhf. #Jannowitzbrücke, zu dem bereits 3 Verdächtige ermittelt sind, sucht unser #LKA dringend nach einer wichtigen Zeugin.
Bilder & Beschreibung: https://t.co/c4NEozm7wp
? (030) 4664-913402
? lka134@polizei.berlin.de
^tsm pic.twitter.com/VjQthVjvEZ— Polizei Berlin (@polizeiberlin) September 2, 2020
Il silenzio delle innocenti
Come ogni anno, il 25 novembre si è celebrata la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, in occasione della quale, la bandiera antiviolenza è stata issata su vari edifici e strutture di servizio di Berlino in segno di solidarietà, come riportato da un comunicato stampa del Dipartimento del Senato per la Salute. Eppure, tutto ciò non sembra mai abbastanza per frenare i casi di violenza che, rispetto a quelli registrati, potrebbero aumentare ulteriormente. Le autorità, infatti, sospettano che i casi reali siano maggiori rispetto a quelli dichiarati, perché molti degli abusi non vengono denunciati. Questo avviene soprattutto per paura delle conseguenze dato che, nella maggior parte dei casi, gli aggressori sono le persone più vicine alle vittime. «Circa due terzi di tutte le aggressioni sessuali avvengono nell’ambiente sociale frequentato abitualmente dalla vittima» spiega Sigrid Bürner del Centro di Consulenza per le donne di Kiel, e questo non lascia spazio alle loro richieste di aiuto. Il trauma subito, quindi, spesso viene soffocato nella speranza che, prima o poi, l’incubo finisca. Tuttavia, il finale può anche essere tragico e non vedere un ulteriore futuro per la vittima. Per evitare questi risvolti e con la consapevolezza che essere vittime non è una colpa, già dai primi segnali d’allarme bisogna trovare il coraggio di parlare dell’accaduto, affidandosi alle numerose organizzazioni disposte ad ascoltare chi ha bisogno di un supporto.
Dare voce alle proprie paure si può, e c’è chi ascolta
Tra i vari enti a supporto delle vittime di violenza, vi è l’ Hilfetelefon Gewalt gegen Frauen, la linea dell’Ufficio federale della famiglia e della società civile (BAFzA). Questa “linea di assistenza per la violenza sulle donne” è rintracciabile allo 08000 1160 16, ed è disponibile per una consulenza anonima e gratuita 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. I consulenti, ascolteranno sia le vittime di violenza, sia chi appartiene all’ambiente sociale della vittima o è al corrente di un abuso e vuole denunciarlo; eventualmente indicheranno una struttura di supporto locale.
La Weißer Ring è un’organizzazione che offre una consulenza iniziale e un supporto permanente, accompagnando le donne nel loro percorso fino, eventualmente, alla resa dei conti in tribunale. L’organizzazione fornisce anche l’app gratuita “No Stalk”, in cui è possibile effettuare video, audio o foto come prova dello stalking. Questi dati, poi, vengono inseriti direttamente sul server dell’organizzazione di protezione delle vittime, evitando di perdersi pur essendo eliminati dal telefono.
BIG Hotline, invece, fornisce un supporto nei casi di violenza domestica sulle donne e i loro figli, ed è raggiungibile tutti i giorni dalle 8:00 alle 23:00 allo 030 611 03 00.
Infine, non manca il supporto della polizia tedesca, sul cui sito web sono disponibili alcuni consigli su come agire se si è vittime di violenze o minacce. In casi di emergenza, è ovviamente consigliato chiamare direttamente il numero 110.
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Immagini Copertina Foto di Anemone123 da Pixabay
Immagine Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne Screen da Video di ZDF