La metà dei volatili di Berlino sta morendo di fame

A causa della neve e delle basse temperature dell’ultimo periodo molti uccelli faticano a trovare cibo e rischiano di morire di fame

Dopo il misterioso virus che colpì le cinciarelle blu la scorsa primavera, una nuova minaccia incombe sui volatili di Berlino. Come riporta Der Tagesspiegel, il freddo e il gelo degli ultimi giorni hanno reso la vita difficile agli uccelli della capitale. Questa volta è il martin pescatore comune (in tedesco Eisvogel) ad essere a rischio. Si tratta di una specie che si caratterizza per le sue piume turchesi e verde smeraldo, che contrastano con il petto arancione. Il NABU (Naturschutzbund Deutschland, associazione tedesca per la protezione della natura), conta tra i 4.500 e i 7.000 esemplari di martin pescatore in tutta la Germania. A Berlino questi volatili si concentrano in particolare vicino a bacini lacustri e fluviali come l’Unterhavel, il Teltowkanal a Lichterfelde, il Tegeler Fließ, il Müggelsee, il Buschgraben a Zehlendorf e in parte anche al Neuen See, all’interno del Tiergarten. Nutrendosi di piccoli pesci, larve di insetti, rane e girini, la loro attività di caccia si svolge infatti principalmente in acqua. Le superfici ghiacciate hanno ovviamente reso estremamente difficile la ricerca di cibo.

I dati forniti dagli esperti

Secondo le stime degli esperti circa la metà dei martin pescatore potrebbe non essere sopravvissuta alle condizioni atmosferiche degli scorsi undici giorni. Si ritiene effettivamente che, delle 50 coppie di questa specie presenti a Berlino, ne siano rimaste 20 o 30 al massimo. Non c’è molto che si possa fare per contrastare questo problema. Occorre tenere presente che, a differenza di altri uccelli, i martin pescatore non possono essere nutriti dall’uomo con appositi mangimi, ma hanno bisogno di cacciare. Tuttavia non è solo il freddo a minacciare questi volatili. Come ricorda il NABU, alla lista dei pericoli per i martin pescatore si aggiungono la riduzione e la canalizzazione dei corsi d’acqua, oltre che l’inquinamento di questi ultimi.

Le soluzioni offerte dall’uomo e dalla natura

Sicuramente sarebbe opportuno migliorare la qualità delle acque di superficie, nonché risanarle e proteggerle attraverso opere di riqualifica di fiumi, torrenti e ruscelli. Per quel che riguarda il freddo, però, è la specie stessa ad aver attivato un meccanismo di difesa per preservarsi. Invece di crescere una sola nuova generazione all’anno, i martin pescatore sarebbero arrivati a covarne fino a tre. Der Tagesspiegel spiega inoltre come il Müritz-Nationalpark, parco a poche centinaia di chilometri da Berlino, offra le condizioni ideali per la sopravvivenza di questi volatili. Quest’area verde costituirebbe un ambiente adatto anche per le loro nidiate. Trovandosi vicino alla città, gli Eisvögel possono infatti raggiungerla facilmente, pur non essendo uccelli migratori.

 

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Immagine di copertina: Eisvogel Holperdorp.jpg / ©Natur64freund via Wikimedia Commons / CCAttribution-ShareAlike 4.0 International