Berlin Alexanderplatz, il libro di Alfred Döblin ambientato nella Berlino degli anni ’20
Berlin Alexanderplatz è il capolavoro dello scrittore tedesco Alfred Döblin, che già nel 1929 ha preannunciato l’ascesa del nazismo in Germania
La Germania raccontata nel romanzo di Alfred Döblin, Berlin Alexanderplatz, è un Paese dilaniato dalla pesante sconfitta successiva alla Prima guerra mondiale. La città è distrutta sia a livello urbanistico che economico; vi regna una confusione generale. Gli abitanti, tuttavia, reagiscono con indifferenza. Nel libro di Döblin, Berlino fa da sfondo a quello che è a tutti gli effetti un viaggio all’interno dell’anima dei suoi cittadini. Dopo il Primo conflitto mondiale il popolo ha bisogno di una “guida” che prenda in mano le redini della nazione. Circostanza che porta all’avvento del partito nazionalsocialista, e alla successiva nomina di Adolf Hitler a Cancelliere.
La Berlino negli anni ’20, i nuovi mezzi di trasporto
Il libro parla di Franz Biberkopf, criminale rinchiuso nella prigione di Tegel, che una volta riacquistata la libertà si trova catapultato in un contesto completamente diverso da quello che aveva lasciato. I nuovi mezzi di trasporto hanno cambiato il modo di vivere e di intendere la città. Basti pensare che nei primi anni del Novecento è stata fondata la Berliner Verkehrsbetriebe (la BVG), l’azienda tedesca che gestisce il trasporto pubblico nella città di Berlino. La percezione del movimento è ormai diversa, il tempo è dimezzato e le distanze tra i continenti si accorciano sempre di più. Questi temi saranno ripresi anche in Italia dagli esponenti del movimento artistico del Futurismo.
La Berlino negli anni ’20, il ruolo delle donne
Anche la concezione della donna in questo periodo è emblematica. Proprio come è successo in Inghilterra dopo la Prima guerra mondiale, anche in Germania cambia il ruolo delle donne nella società. Queste infatti iniziano a cimentarsi in lavori considerati un tempo prettamente maschili, e a diventare molto più autonome di prima. I rapporti di genere diventano dunque violenti e sfociano spesso in femminicidi. Le donne nel romanzo di Döblin sono strumenti di cui si servono gli uomini per affermare la propria virilità, come dimostrerà lo stesso Biberkopf con l’aggressione alla cognata. Le donne sono paragonate nel libro ad “automobili” da cambiare ogni anno per averne una versione sempre nuova.
I luoghi di Berlino nel libro
Alfred Döblin oltre ad offrire un panoramica sociale, cala i suoi personaggi in diversi luoghi di Berlino, come Rosenthaler Platz, Wittenau, Nordbahnhof, Heilanstalt, Weddingplatz, Frankfurter Allee, Lichtenberg e ovviamente Alexanderplatz. Nel 2018, dopo quasi 90 anni, la Boston University pubblicherà una nuova edizione tradotta da Michael Hoffman, il primo a tradurre il libro in inglese.
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Immagine di copertina: © Screenshot da Youtube