Cerco tedesco, offro italiano. Come cercare il tandem giusto per imparare il tedesco
di Monica Manzoni
Il tandem è una di quelle esperienze con le quali prima o poi bisogna fare i conti, se si è dotati di un minimo di buona volontà linguistica e curiosità.
Il principio è semplice. Due persone, interessate a imparare meglio l’una la lingua dell’altra, si incontrano periodicamente e chiacchierano del più o del meno, alternando le due lingue. Massima flessibilità dal punto di vista della durata e della periodicità degli incontri. Tutto è deciso liberamente dalle due parti, orari e luoghi d’incontro compresi. Per trovare un Tandempartner si può ricorrere a gruppi su Facebook oppure spulciare gli annunci appositi spesso ospitati sui siti delle università.
Avere un Tandempartner
Per trovare un buon Tandempartner, invece, servono perseveranza, pazienza e buon senso. Nonché fortuna, ma quella ci vuole sempre. Perseveranza e pazienza, perché non è detto che qualcuno risponda presto al vostro annuncio. Ma se se avete trovato casa a Berlino, difficilmente la ricerca di un tandem sarà più complicata o frustrante di quella di un appartamento, quindi niente paura. Buon senso perché, quando qualcuno vi risponderà, non saprete mai con chi avete a che fare. Perciò, organizzare un primo incontro a casa vostra alle nove di sera non è una buona idea. Molto meglio vedersi al pomeriggio, in un luogo pubblico, preferibilmente discretamente frequentato. Siate chiari nello scrivere il vostro annuncio. Specificate bene quale lingua (o lingue) offrite e quale lingua (o lingue) cercate. Il vostro livello, le vostre disponibilità di tempo in linea di massima e anche la vostra età, che può essere utile per evitare il rischio di essere contattati da persone con le quali avete ben poco in comune. E con le quali, quindi, potreste fare molta fatica a trovare argomenti di conversazione.
Il primo incontro
È tutta qui la guida al tandem perfetto. Con una piccola avvertenza. Attenzione, perché il primo incontro con un possibile Tandempartner assomiglia pericolosamente a un primo appuntamento – per di più al buio. E portare avanti un tandem a volte vi ricorderà in modo inquietante portare avanti una relazione. Ci si sente, ci si mette d’accordo per vedersi, si sceglie un posto, si fanno cose insieme, si chiacchiera, si chiacchiera, si chiacchiera. Se il vostro Tandempartner è dell’altro sesso, quindi, gli equivoci sono in agguato, perché i confini sono tutt’altro che netti. Niente allarmismi. Incappare in situazioni spiacevoli è estremamente raro, se, per l’appunto, ci si muove con buon senso. In compenso, capita spesso di farsi qualche risata. In meno di un anno ho provato sei Tandempartner. Solo con uno mi vedo ancora regolarmente, ma tutti mi hanno regalato dei fantastici momenti esilaranti/imbarazzanti. Chi non ci crede sarà convinto, credo, dalla lista qui sotto. A volte mi è stato chiesto: «Ma il tandem, poi, è utile?» La risposta è jein. Per praticare una lingua tutto fa brodo, ma è difficile che un tandem faccia miracoli. La carrellata umana, però, è impagabile. Ecco una lista dei miei tandempartner.
1. Quella annoiata dalla vita
22 anni, universitaria, con un ottimo italiano. A Berlino per lei fa tutto schifo, forse l’Italia non faceva schifo ma vai a capire perché non vuole parlarne. Non si è ancora gettata nel rutilante mondo del lavoro e già si lamenta. A me vien voglia di prenderla a schiaffi, magari così spiccica qualche parola in più.
2. Quello simpatico ma con marriage issues
30 anni, insegnante. Simpaticissimo, ma il suo italiano è meno che zero. Alla domanda “Da dove vieni?” risponde orgogliosamente “Ich weiß: ich bin 30 Jahre alt!”. Pensi che non importa, ne guadagnerà il tuo tedesco, ma dopo il primo incontro si dilegua. Ti viene il dubbio che la moglie, in visita dai parenti in Russia durante il vostro primo incontro, non gradisca.
3. Quello noioso
37, anni, traduttore. Lui non avrebbe nulla che non va, poveraccio. Resta il fatto che durante i vostri incontri ti annoi a morte, così dopo aver resistito stoicamente per un paio di mesi decidi di sparire.
4. Quello ok, ma che vive altrove
39 anni, fisico. Ottimo italiano, simpatico, espansivo il giusto. Peccato che viva in un’altra città della Germania e che sia a Berlino solo una volta ogni tanto.
5. L’entusiasta
47 anni, dentista. Ama l’Italia in modo ossessivo e si sforza di scrivere sempre in italiano nelle mail. A volte non hai la minima idea di che cosa intenda dire, ma lo sforzo è encomiabile.
6 La Wessi convinta
45 (?) anni, artista (???). Ha un aspetto stravagante, ma quando afferma con decisione che “Sarebbe stato meglio se il muro non fosse mai caduto” pensi che… ok, questa anche no.
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Monica Manzoni: Autrice, editor e traduttrice, vive a Berlino dall’inizio del 2014 e si divide tra la Germania e l’Italia, per lavoro e per amore. Cerca di fare piani a lungo termine, ma per ora procrastina splendidamente.
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Immagine di copertina: Bonding with my BFF – Caroline © lil’_wiz – CC BY-ND 2.0