Germania, madre single si rifiuta di pagare il canone: condannata al carcere
Una madre single di 43 anni è stata condannata a sei mesi di carcere perché si rifiuta di versare il Rundfunkbeitrag, il canone radiotelevisivo tedesco.
La donna, che vive a Brandenburg an der Havel, cittadina a circa 80 chilometri a ovest di Berlino, deve pagare 309,26 euro arretrati dal 2013. In Germania il pagamento del canone è organizzato per unità abitative ed è obbligatorio per tutti, anche per chi non possiede apparecchi radio o televisori. Al momento dell’Anmeldung si deve dimostrare che un altro inquilino dell’abitazione provvede a pagarlo oppure farsene carico direttamente sul proprio conto corrente. Sempre più cittadini tedeschi, però, trovano ingiusta questa procedura che non tiene conto dell’utilizzo effettivo e si rifiutano di versare il Rundfunkbeitrag.
Il caso di Brandenburg/Havel
Come riportato dal Berliner Morgenpost, il mandato di cattura contro la 43enne di Brandenburg an der Havel è stato emesso durante lo scorso agosto. La donna ha subito sporto un ricorso, che però è stato respinto dal tribunale cittadino, come confermato dalla direttrice dell’Amtsgericht Brandeburg/Havel, Adelheid von Lessen. Dopo un ulteriore ricorso la pratica è giunta al tribunale del Land di Potsdam, che ora deve decidere se dare corso al mandato di arresto.
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Cosa succede a chi è insolvente
Per chi non paga il canone, almeno formalmente, sono previste conseguenze penali, tra cui il carcere. Lo scorso febbraio una donna di Geisa, in Turingia, è stata condannata a tre mesi di carcere per un caso analogo, finché l’emittente Mitteldeutsche Rundfunk non ha ritirato la sua denuncia. «Ci auguriamo che nel caso di Brandenburg an der Havel non si arrivi davvero all’arresto», ha dichiarato un portavoce dell’emittente RBB. «Chiaramente non è nel nostro interesse che qualcuno finisca in carcere a causa di arretrati del canone non pagati, ma per equità non possiamo nemmeno rinunciare all’esazione». La donna 43enne, che lavora come clown e dichiara un reddito basso, basa la sua difesa sull’argomentazione più diffusa, quella di non guardare mai la tv o ascoltare la radio.
Il rifiuto del canone
Secondo stime del Beitragsservice, l’ente che riscuote il canone per conto di ARD, ZDF e Deutschlandradio, alla fine del 2014 erano quattro milioni e mezzo i conti correnti di cittadini, imprese o istituzioni insolventi. Solo a Berlino sono circa 40.000 le persone che si rifiutano di pagare il canone e crescono sempre più petizioni e movimenti per l’abolizione dell’imposta più contestata di Germania.